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La Piccola Casa presenta il Bilancio di Missione 2021

fondatore di una casa
Lunedì 17 ottobre 2022 alle ore 17.30 presso la Sala Convegni del Cottolengo di Torino (via Cottolengo 12) si terrà la presentazione del Bilancio di Missione della Piccola Casa della Divina Provvidenza nel 2021.

Dopo il saluto delle autorità presenti interverranno Suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Padre Carmine Arice, Padre Generale della Piccola Casa, e i Direttori Generali dei settori operativi in essa.

Modera Suor Lucia Mossucca, suora cottolenghina.

«Trovare gli oltre 10 milioni necessari alla Piccola Casa per continuare ad investire carismaticamente a favore dei poveri, in un tempo in cui l’emergenza sembra prendere il posto della normalità, non è semplice», sottolinea Padre Carmine Arice nel presentare il Bilancio di Missione, «gli effetti della pandemia hanno segnato il 2021 come l’anno precedente, se non peggio, vista l’impossibilità, per esempio, di poter accogliere gli ospiti o trovare gli operatori sanitari e dell’assistenza o gli educatori come sarebbe stato necessario».

Le circostanze hanno, infatti, portato a rallentare lo sforzo che la Piccola Casa sta compiendo per offrire agli ospiti una cura più integrale, maggiormente attenta a tutte le dimensioni della persona, in particolare promuovendo percorsi di accompagnamento anche sul piano più strettamente relazionale, psicologico e spirituale.

«In mezzo a tutto questo», prosegue Padre Arice, «posso dire che non ci siamo arresi e, con un gioco di squadra davvero esemplare, abbiamo cercato di rispondere a nuove sfide con nuove risposte nell’ambito educativo, sanitario-assistenziale e pastorale. A chi sostiene che certi tipi di strutture sono ghettizzanti abbiamo risposto aiutando ogni persona che abita nella Piccola Casa a non disperare, a rinnovare fiducia, a camminare insieme:

in una parola … a benedire la vita nonostante tutto».

La Piccola Casa si augura «che tutto questo lavoro sia anche notato e apprezzato da quanti hanno il dovere di sostenere le realtà non profit che offrono un servizio a cittadini del nostro Paese anche quando questi non possono permettersi il lusso e la soddisfazione di poter contribuire al mantenimento dell’offerta di cura o educativa ricevuta, anche nelle situazioni di emergenza».

Torino, 10 ottobre 2022