Il Sì delle giovani cottolenghine nella Provincia d’Africa “Beata Maria Carola Cecchin”

20 Gennaio 2025
Ufficio Stampa

Le Prime Professioni e le Professioni perpetue sabato 25 e domenica 26 gennaio a Tuuru in Kenya

La Famiglia Cottolenghina in Africa è in festa per il Sì che alcune giovani pronunceranno nella Chiesa del Cottolengo Center di Tuuru a Meru in Kenya.

Sabato 25 gennaio 2025 quattro giovani Novizie emetteranno la loro Prima Professione Religiosa nella Congregazione Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo: una giovane di Vita contemplativa e tre di Vita apostolica.

Vita contemplativa – Monastero “Gesù Sacerdote” di Tuuru

  •             DAVID Purity Ndinda della Diocesi di Machakos – Kenya

Vita Apostolica

  •              ESIOBU Rita Kosisochukwu della Diocesi di Orlu – Nigeria
  •             NZUKI Annah Mwikali della Diocesi di Kitui – Kenya
  •             KOKUANGISA Rainarda Burcharda della Diocesi di Bukoba – Tanzania

Domenica 26 gennaio 2025, due Sorelle del Monastero “Gesù Sacerdote”, emetteranno la loro Professione perpetua nella Famiglia di Vita contemplativa:

  •             NGORE Suor Florah Kanario della Diocesi di Tuuru – Meru – Kenya
  •             KIOKO Suor Agnes Mwikali della Diocesi di Machakos – Kenya

Ringraziamo la Divina Provvidenza che continua a rendere feconda, con il dono di queste Sorelle, la nostra Congregazione e l’intera Piccola Casa della Divina Provvidenza, a gloria di Dio e per il bene di ogni fratello e sorella, particolarmente dei più fragili e indifesi.

Alle nostre sorelle, l’augurio con queste parole di Papa Francesco: “Siate donne testimoni del Risorto! Le prime testimoni della Risurrezione del Signore sono state proprio le donne, le discepole, che con la loro audacia ci ricordano sempre di nuovo che Gesù Cristo … ci sorprende con la sua costante creatività divina … Cristo è il Vangelo eterno e la sua ricchezza e la sua bellezza sono inesauribili”. Deo gratias!


La vita consacrata testimonia ed esprime in modo forte proprio il cercarsi reciproco di Dio e dell’uomo, l’amore che li attrae; la persona consacrata, per il fatto stesso di esserci, rappresenta come un ponte verso Dio per tutti coloro che la incontrano”.   
                                                                                                                                                                            

Papa Benedetto XVI

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