Il saluto della Comunità di Bigolino (Valdobbiadene) alle Suore Cottolenghine

Domenica 24 settembre la comunità parrocchiale di Bigolino (Valdobbiadene) ha voluto esprimere gratitudine e benevolenza alle Suore Cottolenghine che, dopo 185 anni, concludono la loro presenza, portatrice di gioia, fiducia nella Divina Provvidenza e attenzione sensibile a piccoli e grandi in particolare a chi era in maggior difficoltà.

Nella Scuola dell’Infanzia, i bambini e le loro famiglie, continueranno a godere dell’ambiente educativo cottolenghino grazie all’impegno delle maestre che opereranno in sinergia con la Direzione Scuole Cottolengo di Torino.

Così si esprime Suor Rita Anselmi, Superiora Provinciale di Roma: “È stato toccante e doloroso il momento vissuto nella Celebrazione Eucaristica, presieduta dal parroco don Remo, con la comunità parrocchiale riunita per salutare le Sorelle".

Ecco le parole rivolte a loro:

“Signore, la domanda che ci facciamo è questa: perché diamo per scontato di avere un bene prezioso e quando ci manca ci meravigliamo del vuoto che resta? Questo è ciò che stiamo vivendo noi come comunità ora.

Abbiamo avuto la fortuna di avere per moltissimi anni la presenza costante delle nostre suore e per questo ne siamo riconoscenti. Care Suore, come comunità vogliamo ringraziarvi per aver accudito, con la vostra dedizione e il vostro cuore i nostri figli. Li avete seguiti nel Catechismo, nel ricevere i sacramenti, siete state guide per le nostre Famiglie e per tutta la comunità.

Ci riteniamo fortunati di avervi avute con noi! Un ricordo immenso anche per tutte quelle sorelle che hanno prestato il loro servizio in tutti questi anni! Che tutto questo possa servire per accendere il nostro cuore a nuove vocazioni religiose anche con l’aiuto della Madonna che sempre ci accompagna e veglia su di noi.

Un doveroso GRAZIE CON TUTTO IL CUORE!

La comunità di Bigolino

Il Dono fatto alle Sorelle, di due preziose Icone, è il desiderio di continuare a rimanere in una comunione colma di gratitudine, sempre alimentata dalla preghiera.

Dopo la comunione

Quando ogni impegno è infruttuoso,
ogni attesa è deludente, ogni dedizione è mal giudicata,
ogni parola è respinta, ogni cosa va alla rovescia, ogni fatica è sprecata, ogni gesto d'amore è avvilito,
vien voglia, Signore, di alzare le braccia,
di tirarsi da parte, di abbandonare ogni impegno
nascondendosi nel privato
e lasciando che tutti e tutto vadano dove vogliono.
Ma arrendersi, davanti al ifficile,
non è eroismo, ma viltà.
fa', Signore, sappiamo vincere
la tentazione della ritirata in disparte,
almeno fino a quando non ci darai segnali forti
che questa è la tua volontà.
Fa' che abbiamo sempre viva la coscienza
che tutto dipende da noi
e che tutto vive anche senza di noi.
Dopo tutto vivere sotto la tua ombra è bello,
allora manda anche noi in quei vuoti
che la partenza delle Suore ha aperto.
E tu o Maria, madre di Dio e nostra, che Gesù ha donato all'umanità,
prendici per mano e giudicaci in questa nuova
e meravigliosa avventura nella vigna di tuo Figlio..

“Non ci resta che dire un grande Grazie – conclude sr Rita Anselmi – anche da parte nostra per quanto abbiamo ricevuto in questi anni. Ci incoraggiano le parole di papa Francesco che ci invita a guardare il passato con gratitudine, a vivere il presente con passione e ad abbracciare il futuro con speranza!".

Deo gratias!