“Ci siamo, come siamo”. Volontari per “caso”, amati per scelta
Siamo partiti insieme con i ragazzi dell’oratorio di Cinisello Balsamo, per un’esperienza di servizio di quattro giorni con zaini leggeri e cuori curiosi, convinti che il volontariato fosse un dare.
Ma alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino i ragazzi hanno scoperto che è più un lasciarsi ‘attraversare’ dall’altro. Hanno varcato la soglia con rispetto, con quel misto di timore e speranza che si ha quando si entra in un luogo sacro. In quel luogo hanno trovato sorrisi veri, di quelli che non chiedono spiegazioni.
Sorrisi che dicono: “Voglio che tu ci sia”, non per quello che porti, non per quello che fai, ma per quello che sei. Questo è il miracolo più grande: che in un luogo dove si accoglie il dolore, si incontra la gioia. In un posto dove si pensa di portare sollievo, ci si ritrova sollevati. I ragazzi sono stati accolti senza condizioni, senza filtri, senza ruoli. Hanno incontrato volti segnati dal tempo e mani che raccontano storie senza bisogno di parole. Si sono ritrovati visti, nella loro umanità giovane, rumorosa, incerta. Eppure degna, amata e necessaria. Loro che pensavano di aiutare, si sono ritrovati aiutati. Loro che pensavano di portare luce, sono tornati più luminosi. Loro che si erano offerti, hanno scoperto di essere dono.
In quei giorni, tra una carezza data e una ricevuta, tra una parola ascoltata e un silenzio condiviso, hanno capito che la cosa più bella è essere voluti bene così, come si è. Accolti con tutte le proprie fragilità, con tutta la propria bellezza. Sono tornati a casa diversi, con gli stessi vestiti, ma con un cuore nuovo. Non più solo ragazzi dell’oratorio, ma testimoni silenziosi di un amore che non fa rumore, ma cambia tutto. Un’esperienza che ha cambiato il ritmo del loro stare e del loro cuore.
Io, suor Chiara, grata di essere parte di questo respiro condiviso, di camminare tra le pieghe di una famiglia che chiama per nome ogni frammento di umano. Sempre più innamorata di quel carisma che non urla ma accende, che non trattiene ma lascia liberi. Vivere per quel carisma che ha scelto la tenerezza come rivoluzione per il mondo.
Suor Chiara Blanda